Nella scorsa puntata vi abbiamo mostrato la vita di uno
studente che si reca ogni giorno a Palermo con la sola possibilità di essere passeggero
di questi innocenti autobus color sabbia che certamente avrete visto almeno una
volta in città o per strada.
Ebbene, questi autobus sono proprietà dell’Autolinee Gallo
s.r.l., la ditta che in Sicilia ha il monopolio del trasporto pubblico della
tratta Palermo-Sciacca e che ogni anno consente a chi non ha un mezzo privato, ai
tantissimi studenti, ai più anziani o a chi semplicemente non vuole affidarsi
al destino della SS 624 di raggiungere il capoluogo siciliano.
Ma nel frattempo, per non farsi mancare nulla, l’azienda nel
dispensare questo servizio rifila a tutti i suoi clienti un prezzo del
biglietto altissimo e un corredo infinito e improprio di disservizi che abbiamo
in parte documentato nella scorsa puntata.
Dal giorno della messa in onda centinaia di messaggi, di mail,
di suggerimenti, di proposte e di obiezioni sono arrivate alla nostra
redazione, noi abbiamo continuato ad indagare e oggi vi racconteremo quanto
resta da raccontare sullo strano caso della Ditta Gallo.
Per questa puntata abbiamo deciso di documentare il viaggio
da Palermo verso Sciacca nella giornata di Venerdì prendendo una delle corse
pomeridiane, le più utilizzate da lavoratori e studenti che dopo una lunga e pesante
settimana di lavoro e studio vogliono fare ritorno a casa.
Prima di partire, ci fermiamo nella prima stazione di
servizio disponibile e sempre un po’ perplessi per l’esagerazione dei prezzi
del carburante, ci godiamo un meritato caffè.
Carichi di entusiasmo ci lanciamo sulla Palermo-Sciacca, la
strada del “succede un incidente al giorno” e raggiungiamo il primo dei tre
lunghissimi semafori che i lavori della SS624 hanno imposto. E mentre aspettiamo con pazienza che la marcia
riprenda ci accorgiamo tristemente che percorrere quella statale ci mostra in
estrema sintesi quello che la Sicilia è diventata.
La bellezza dei paesaggi, dei monti e delle pianure, il
celeste del cielo e il verde delle campagne sono costantemente e continuamente
offuscate da inutili impianti eolici, cantieri sempiterni, montagne di
spazzature, file interminabili e autovelox sempre guasti. Non ci stupiamo che
gran parte di color che sono costretti a raggiungere Palermo per lavoro o per
studio scelgano di prendere l’autobus, evitando di mettersi alla guida in
queste terribili condizioni.
Proprio per questo, mentre raggiungiamo il secondo semaforo
e troviamo puntualmente rosso, ripensiamo a Lorenzo, uno studente di
Giurisprudenza che abbiamo incontrato qualche giorno fa proprio dopo la prima
puntata, che detesta che non possa esistere un’alternativa ai disservizi della
Ditta Gallo, insomma che non esista la concorrenza nella tratta Palermo –
Sciacca.
Eppure la nostra inchiesta ci ha fatto scoprire qualcosa che
davvero pochissimi utenti della Ditta Gallo e dei cittadini del nostro
territorio sanno. Un altro autobus di un’altra ditta passa ogni giorno e ogni
mattina dalla nostra città ma con un ordine ben preciso: il divieto assoluto di
caricare passeggeri da Sciacca.
Quell’autobus fa capo alla Ditta Lumia.
Per verificare quanto abbiamo scoperto, simuliamo una
telefonata alla Ditta per avere delucidazione in merito. Ecco cosa ci hanno
risposto. (TELEFONATA LUMIA
CALTABELLOTTA)
Ma torniamo al nostro viaggio verso Palermo.
Siamo arrivati in una delle città più belle del mondo, siamo
nella città di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e questo ci fa sorridere.
Imbocchiamo il trafficatissimo Corso Tukory e raggiungiamo
la Stazione Centrale di Palermo, uno dei luoghi più confusionari e pericolosi
della città.
Infatti, proprio mentre facciamo delle riprese di base alla
Piazza, questo signore con il berretto che purtroppo vedete solo di schiena, si
avvicina minacciosamente alla nostra operatrice cominciando a importunarla e a
chiedere stranamente la marca del cellulare e la quantità di denaro in tasca e costringendola,
quindi, ad allontanarsi velocemente.
Raggiunta di fretta la macchina imbocchiamo Via Balsamo ben
nota a tutti gli utenti della Ditta Gallo.
E’ da qui, infatti, che partono e arrivano tutti i bus di
tutti gli orari. E’ qui che sta, tra lavori in corso e ambulanti rumorosi, il
quartier generale dell’ Autolinee Gallo s.r.l.
Appena entrati nella sala d’attesa ci accorgiamo
immediatamente di aver interrotto una conversazione particolare di cui soltanto
molte ore più tardi capiremo il contenuto ma che a voi mostriamo subito.
Proprio quella mattina, infatti, la Ditta ne aveva combinata
una delle sue.
Si legge in questo articolo del Corriere di Sciacca “…Il
mezzo che alle 12.30 partiva per Sciacca, era pieno ed ha lasciato alla fermata
di partenza parecchie persone che avevano acquistato regolarmente il biglietto.
Hanno dovuto aspettare la corsa successiva, alle ore 13.00, ma anche questo bus
si è riempito lasciando a terra numerose persone. Proteste a mai finire e come
sempre tanta delusione per come viene gestito il servizio nelle giornate e
negli orari di punta…”.
Purtroppo per sole due corse non siamo riusciti a
documentare noi stessi in prima linea il disservizio ma un seguitissimo post su
Facebook (POST DI MAURO) prima e una bella lista di articoli della stessa
testata giornalistica poi ci urlano più che mai come il problema sia presente.
28 Ottobre 2014 “AUTOLINEE GALLO, IL COMUNE DIFFIDA LA
SOCIETA' PER I DISSERVIZI CAUSATI”, 18 Ottobre 2014 “BUS PALERMO-SCIACCA:
UTENTI DENUNCIANO ANCORA DISSERVIZI”, 28 Giugno 2013 “PER LE AUTOLINEE GALLO
SCIACCA NON E' CITTA' TURISTICA: DA E PER L'AEROPORTO DI PALERMO CORSE
INSUFFICIENTI. NEI GIORNI FESTIVI, NESSUNA” e per carità di patria ci fermiamo
qui.
Ma al peggio, dice il detto, non c’è mai fine e la Ditta
Gallo ne è un ottimo esempio.
Nonostante gli utenti siano costretti a pagare cifre
elevatissime, nonostante siano lasciate a terra con il biglietto pagato in
mano, nonostante la vita dei pendolari sia già massacrante si aggiunge a tutto
questo un triste particolare che ci ha lasciato e continua ancora a lasciarci
sempre più perplessi. Per capire di cosa stiamo parlando ascoltiamo
l’intervista di Renata, una giovane studentessa, incontrata in Via Basile a
Palermo e non consapevole di essere registrata ci racconta un’inquietante esperienza
diretta.
Premesso che è assurdo che in nome di ogni riga della loro
Carta dei Servizi, la Ditta permetta che decine di utenti possano rimane a
terra, assurdità che raddoppia se quell’utente ha già pagato il biglietto e che
decuplica se l’utente ha acquistato per risparmiare un abbonamento settimanale
o mensile.
Sentiamo cosa dice Roberta, una giovane laureata che per
cercare lavoro raggiunge spesso Palermo e che è un’abbonata molto arrabbiata.
Insomma 160 euro con il piccolo rischio di rimanere a piedi
e di andare a spenderne altri in carburante per raggiungere Palermo.
Eppure la soluzione non sembra essere difficile.
In tantissime città italiane e straniere sono a disposizione
portali, siti web, blog, citymap, pagine facebook, contatti w., applicazioni
per cellulari per permettere a chiunque di prenotare il proprio servizio in
qualunque posto si trovi con l’evidente strategia di eliminare lunghe code e di
non lasciare a piedi proprio nessuno.
Poteva cotanta tecnologia arrivare alle fulgide menti della
Ditta Gallo?
La risposta è SI, nonostante tutti voi avrete pensato che
era un NO.
Basta, infatti, andare nel sito della Ditta Gallo e notare
la sezione “Acquista online” che appare come un faro nella notte. Dopo una
doverosa e dobbiamo ammettere assai breve registrazione, eccoci nella pagina
degli acquisti.
Con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, andiamo
a indicare il punto di partenza della corsa con la certezza di non rimanere a
piedi la prossima volta e con la convinzione di poter risolvere con questo
servizio un problema comune a migliaia di studenti e lavoratori.
E invece…quando andiamo a selezionare la destinazione finale
della nostra corsa ci appare una sola opzione: Roma Stazione Tiburtina.
Insomma, una Ditta proprio senza speranza.
E in tutta questa cornice di disservizi, di guerra tra
poveri, di viaggi della speranza e di storie e testimonianze inaudite la Ditta
Gallo con l’aberrante supporto della Regione Sicilia continua a spartirsi la
torta degli utenti agrigentini che hanno la necessità di raggiungere Palermo.
La nostra stessa classe politica che per Costituzione
dovrebbe tutelarci e difenderci in quanto ci rappresenta non rappresenta
affatto nei luoghi deputati questo terribile disagio come Francesco, uno
studente di Scienze Politiche, l’unico oltre Lorenzo a essersi fatto riprendere
dal nostro cellulare, ci ricorda con queste parole.
Che cos’è la Destra o che cos’è la Sinistra, come cantava il
grande G. Gaber, ha poca importanza nella nostra Sicilia.
Ma quello che non cambierà mai e che mi rende fiero ed
orgoglioso di essere siciliano, a parte tutto, è la nostra capacità di ridere,
festeggiare e gioire in compagnia nonostante ci sia più di un motivo per farlo.
Accade lo stesso per Roberta, la ragazza dell’abbonamento, che così racconta la
sua esperienza su quei bus.
E così che vogliamo concludere la nostra piccola inchiesta
sulla Ditta Gallo che nonostante anni ed anni di sollecitazioni, denunce e
reclami continua imperterrita a monopolizzare il servizio pubblico e i nostri
viaggi per Palermo e per casa nostra. Tra tutte le notizie, gli articoli, le
tabelle e gli appunti lette in queste settimane è questo documento che ci da la
speranza concreta che le cose potranno davvero cambiare.
Nel 2016 infatti il protocollo d’intesa tra la Regione
Sicilia e l’Autolinee Gallo cesserà e sarà quello il momento in cui i nostri
politici, quelli stessi che timbrano e acconsentono ogni loro documento e
proposta, dovranno intervenire e sistemare definitivamente
questo decennale e vergognoso problema.
Ma secondo voi lo faranno?
PER RIVEDERE IL SERVIZIO CLICCA QUI>>http://youtu.be/325HWfYwvfs
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