venerdì 9 gennaio 2015

SECONDA PUNTATA: PER COLPA DI CHI - Part 2

 di Daniele Cannizzaro


Nella scorsa puntata vi abbiamo mostrato la vita di uno studente che si reca ogni giorno a Palermo con la sola possibilità di essere passeggero di questi innocenti autobus color sabbia che certamente avrete visto almeno una volta in città o per strada.
Ebbene, questi autobus sono proprietà dell’Autolinee Gallo s.r.l., la ditta che in Sicilia ha il monopolio del trasporto pubblico della tratta Palermo-Sciacca e che ogni anno consente a chi non ha un mezzo privato, ai tantissimi studenti, ai più anziani o a chi semplicemente non vuole affidarsi al destino della SS 624 di raggiungere il capoluogo siciliano.
Ma nel frattempo, per non farsi mancare nulla, l’azienda nel dispensare questo servizio rifila a tutti i suoi clienti un prezzo del biglietto altissimo e un corredo infinito e improprio di disservizi che abbiamo in parte documentato nella scorsa puntata.
Dal giorno della messa in onda centinaia di messaggi, di mail, di suggerimenti, di proposte e di obiezioni sono arrivate alla nostra redazione, noi abbiamo continuato ad indagare e oggi vi racconteremo quanto resta da raccontare sullo strano caso della Ditta Gallo.
Per questa puntata abbiamo deciso di documentare il viaggio da Palermo verso Sciacca nella giornata di Venerdì prendendo una delle corse pomeridiane, le più utilizzate da lavoratori e studenti che dopo una lunga e pesante settimana di lavoro e studio vogliono fare ritorno a casa.
Prima di partire, ci fermiamo nella prima stazione di servizio disponibile e sempre un po’ perplessi per l’esagerazione dei prezzi del carburante, ci godiamo un meritato caffè.
Carichi di entusiasmo ci lanciamo sulla Palermo-Sciacca, la strada del “succede un incidente al giorno” e raggiungiamo il primo dei tre lunghissimi semafori che i lavori della SS624 hanno imposto.  E mentre aspettiamo con pazienza che la marcia riprenda ci accorgiamo tristemente che percorrere quella statale ci mostra in estrema sintesi quello che la Sicilia è diventata.
La bellezza dei paesaggi, dei monti e delle pianure, il celeste del cielo e il verde delle campagne sono costantemente e continuamente offuscate da inutili impianti eolici, cantieri sempiterni, montagne di spazzature, file interminabili e autovelox sempre guasti. Non ci stupiamo che gran parte di color che sono costretti a raggiungere Palermo per lavoro o per studio scelgano di prendere l’autobus, evitando di mettersi alla guida in queste terribili condizioni.
Proprio per questo, mentre raggiungiamo il secondo semaforo e troviamo puntualmente rosso, ripensiamo a Lorenzo, uno studente di Giurisprudenza che abbiamo incontrato qualche giorno fa proprio dopo la prima puntata, che detesta che non possa esistere un’alternativa ai disservizi della Ditta Gallo, insomma che non esista la concorrenza nella tratta Palermo – Sciacca.
Eppure la nostra inchiesta ci ha fatto scoprire qualcosa che davvero pochissimi utenti della Ditta Gallo e dei cittadini del nostro territorio sanno. Un altro autobus di un’altra ditta passa ogni giorno e ogni mattina dalla nostra città ma con un ordine ben preciso: il divieto assoluto di caricare passeggeri da Sciacca.  
Quell’autobus fa capo alla Ditta Lumia.
Per verificare quanto abbiamo scoperto, simuliamo una telefonata alla Ditta per avere delucidazione in merito. Ecco cosa ci hanno risposto.  (TELEFONATA LUMIA CALTABELLOTTA)
Ma torniamo al nostro viaggio verso Palermo.
Siamo arrivati in una delle città più belle del mondo, siamo nella città di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e questo ci fa sorridere.
Imbocchiamo il trafficatissimo Corso Tukory e raggiungiamo la Stazione Centrale di Palermo, uno dei luoghi più confusionari e pericolosi della città.
Infatti, proprio mentre facciamo delle riprese di base alla Piazza, questo signore con il berretto che purtroppo vedete solo di schiena, si avvicina minacciosamente alla nostra operatrice cominciando a importunarla e a chiedere stranamente la marca del cellulare e la quantità di denaro in tasca e costringendola, quindi, ad allontanarsi velocemente.
Raggiunta di fretta la macchina imbocchiamo Via Balsamo ben nota a tutti gli utenti della Ditta Gallo.
E’ da qui, infatti, che partono e arrivano tutti i bus di tutti gli orari. E’ qui che sta, tra lavori in corso e ambulanti rumorosi, il quartier generale dell’ Autolinee Gallo s.r.l.
Appena entrati nella sala d’attesa ci accorgiamo immediatamente di aver interrotto una conversazione particolare di cui soltanto molte ore più tardi capiremo il contenuto ma che a voi mostriamo subito.
Proprio quella mattina, infatti, la Ditta ne aveva combinata una delle sue.
Si legge in questo articolo del Corriere di Sciacca “…Il mezzo che alle 12.30 partiva per Sciacca, era pieno ed ha lasciato alla fermata di partenza parecchie persone che avevano acquistato regolarmente il biglietto. Hanno dovuto aspettare la corsa successiva, alle ore 13.00, ma anche questo bus si è riempito lasciando a terra numerose persone. Proteste a mai finire e come sempre tanta delusione per come viene gestito il servizio nelle giornate e negli orari di punta…”.
Purtroppo per sole due corse non siamo riusciti a documentare noi stessi in prima linea il disservizio ma un seguitissimo post su Facebook (POST DI MAURO) prima e una bella lista di articoli della stessa testata giornalistica poi ci urlano più che mai come il problema sia presente.
28 Ottobre 2014 “AUTOLINEE GALLO, IL COMUNE DIFFIDA LA SOCIETA' PER I DISSERVIZI CAUSATI”, 18 Ottobre 2014 “BUS PALERMO-SCIACCA: UTENTI DENUNCIANO ANCORA DISSERVIZI”, 28 Giugno 2013 “PER LE AUTOLINEE GALLO SCIACCA NON E' CITTA' TURISTICA: DA E PER L'AEROPORTO DI PALERMO CORSE INSUFFICIENTI. NEI GIORNI FESTIVI, NESSUNA” e per carità di patria ci fermiamo qui.
Ma al peggio, dice il detto, non c’è mai fine e la Ditta Gallo ne è un ottimo esempio.
Nonostante gli utenti siano costretti a pagare cifre elevatissime, nonostante siano lasciate a terra con il biglietto pagato in mano, nonostante la vita dei pendolari sia già massacrante si aggiunge a tutto questo un triste particolare che ci ha lasciato e continua ancora a lasciarci sempre più perplessi. Per capire di cosa stiamo parlando ascoltiamo l’intervista di Renata, una giovane studentessa, incontrata in Via Basile a Palermo e non consapevole di essere registrata ci racconta un’inquietante esperienza diretta.
Premesso che è assurdo che in nome di ogni riga della loro Carta dei Servizi, la Ditta permetta che decine di utenti possano rimane a terra, assurdità che raddoppia se quell’utente ha già pagato il biglietto e che decuplica se l’utente ha acquistato per risparmiare un abbonamento settimanale o mensile.
Sentiamo cosa dice Roberta, una giovane laureata che per cercare lavoro raggiunge spesso Palermo e che è un’abbonata molto arrabbiata.
Insomma 160 euro con il piccolo rischio di rimanere a piedi e di andare a spenderne altri in carburante per raggiungere Palermo.
Eppure la soluzione non sembra essere difficile.
In tantissime città italiane e straniere sono a disposizione portali, siti web, blog, citymap, pagine facebook, contatti w., applicazioni per cellulari per permettere a chiunque di prenotare il proprio servizio in qualunque posto si trovi con l’evidente strategia di eliminare lunghe code e di non lasciare a piedi proprio nessuno.
Poteva cotanta tecnologia arrivare alle fulgide menti della Ditta Gallo?
La risposta è SI, nonostante tutti voi avrete pensato che era un NO.
Basta, infatti, andare nel sito della Ditta Gallo e notare la sezione “Acquista online” che appare come un faro nella notte. Dopo una doverosa e dobbiamo ammettere assai breve registrazione, eccoci nella pagina degli acquisti.
Con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, andiamo a indicare il punto di partenza della corsa con la certezza di non rimanere a piedi la prossima volta e con la convinzione di poter risolvere con questo servizio un problema comune a migliaia di studenti e lavoratori.
E invece…quando andiamo a selezionare la destinazione finale della nostra corsa ci appare una sola opzione: Roma Stazione Tiburtina.
Insomma, una Ditta proprio senza speranza.
E in tutta questa cornice di disservizi, di guerra tra poveri, di viaggi della speranza e di storie e testimonianze inaudite la Ditta Gallo con l’aberrante supporto della Regione Sicilia continua a spartirsi la torta degli utenti agrigentini che hanno la necessità di raggiungere Palermo.
La nostra stessa classe politica che per Costituzione dovrebbe tutelarci e difenderci in quanto ci rappresenta non rappresenta affatto nei luoghi deputati questo terribile disagio come Francesco, uno studente di Scienze Politiche, l’unico oltre Lorenzo a essersi fatto riprendere dal nostro cellulare, ci ricorda con queste parole.
Che cos’è la Destra o che cos’è la Sinistra, come cantava il grande G. Gaber, ha poca importanza nella nostra Sicilia.
Ma quello che non cambierà mai e che mi rende fiero ed orgoglioso di essere siciliano, a parte tutto, è la nostra capacità di ridere, festeggiare e gioire in compagnia nonostante ci sia più di un motivo per farlo. Accade lo stesso per Roberta, la ragazza dell’abbonamento, che così racconta la sua esperienza su quei bus.
E così che vogliamo concludere la nostra piccola inchiesta sulla Ditta Gallo che nonostante anni ed anni di sollecitazioni, denunce e reclami continua imperterrita a monopolizzare il servizio pubblico e i nostri viaggi per Palermo e per casa nostra. Tra tutte le notizie, gli articoli, le tabelle e gli appunti lette in queste settimane è questo documento che ci da la speranza concreta che le cose potranno davvero cambiare.
Nel 2016 infatti il protocollo d’intesa tra la Regione Sicilia e l’Autolinee Gallo cesserà e sarà quello il momento in cui i nostri politici, quelli stessi che timbrano e acconsentono ogni loro documento e proposta,   dovranno intervenire e sistemare definitivamente questo decennale e vergognoso problema.
Ma secondo voi lo faranno?
PER RIVEDERE IL SERVIZIO CLICCA QUI>>http://youtu.be/325HWfYwvfs


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