lunedì 8 dicembre 2014

PRIMA PUNTATA: IL CONTE DI MONTE CRISTO......DENTRO UNA BUCA!


di Francesco e Giuseppe Cipolla 


Noi ,  Francesco e Giuseppe Cipolla, per la prima puntata di On the Road abbiamo pensato, sperando di non fare un torto all'autore Alexandre Dumas, di prendere in prestito uno dei suoi personaggi più illustri : “Il Conte di Montecristo”.  Ci siamo ispirati alla sua storia, per farne una parodia sulle ormai famose “buche” di Ribera. Ecco che allora, il Conte di Montecristo si ritrova relegato e chiuso non più nel Castello d'If, ma …dentro una buca!
Per una svista, per una distrazione o per un banale senso unico è caduto in quella buca centocinquanta anni fa e ancora è li, ignaro di tutte le cose che sono cambiate "nel mondo di sopra", illuso che con il passar del tempo le cose siano per forza migliorate. Così medita ancora “vendetta", che non è di certo quella del vero Conte di Montecristo che vuole riscattarsi dal male che gli hanno fatto. Nel nostro caso è quella di uscire da quella maledetta buca, soprattutto per rincontrare la sua "Mercedes" (che è la sua fidanzata, non il suo modello di auto). Ma la buca è luogo di un incontro non certo casuale : quello con l'Abate “Farina". Il vecchio Abate, relegato anche lui in una buca da secoli, ha impiegato il suo tempo lì dentro impastando con la sua farina pane e biscotti e celebrando la messa finchè , occasionalmente , è riuscito a trovare l'uscita. Resosi conto che le cose sono peggiorate nel mondo di sopra, corre ad avvisare il Conte di Montecristo per mostrargli finalmente l'uscita dalla buca! I due si incamminano e riescono ad uscire. Presi dal “maestoso” panorama della loro città iniziano a parlare di essa, all’uscita dalla buca. Il Conte, curioso,  chiede che fine hanno fatto le cose che c'erano al suo tempo: il teatro, la pretura, le scuole, rimanendo di stucco quando scopre che non c'è più niente!

Come si dice, i conti solitamente non tornano, ma il Conte di Montecristo si! Povero Conte! Rimane centocinquanta anni rinchiuso in una buca, per poi uscire ed apprendere che a Ribera è peggiorato tutto e sono rimaste solo le buche!! Si sente quindi depresso e sfortunato, ma l'Abate Farina lo conforta parlandogli delle varie iniziative che, grazie a Facebook (fonte inesauribile dell'assopita creatività umana) sono nate riguardo alle buche. Lo informa della nascita del gruppo "Adotta una buca", creato dai riberesi che, ormai rassegnati a vivere con le "buche da tutte le parti", presi da un istinto materno verso di esse, hanno deciso di adottarne una a testa, di darle il nome che vogliono e di adibirla all'uso che reputano più opportuno. Il tutto addobbato con delle belle piante di Bucaneve! I "bucanieri", ovvero gli abitanti delle buche sono tantissimi e ogni anno, a fini turistici, organizzano il "tour de foss", ovvero il giro delle buche di Ribera. Preso da questa iniziativa, il Conte di Montecristo dimentica tutte le cose che sono peggiorate a Ribera durante la sua assenza e decide di seguire l'Abate Farina nel tour. Prima però deve prendere tutte le sue cose dalla sua buca. Ma la sfortuna è sempre in agguato per il povero Conte: proprio nel momento in cui rientra, l'amministrazione comunale, sensibilizzata dall'iniziativa del gruppo "Adotta una buca", gli "attuppa" la buca, costringendolo così a vivere per almeno altri centocinquant'anni li dentro. L'abate Farina, rimasto fuori, non può fare altro che lasciare al Conte il mattarello e la sua Farina per impastare qualcosa e ammazzare così il tempo. Lo saluta e procede per il suo "tour de foss",  da solo.

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